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28 Feb 2012

La mia casa è molto bella…

Italia

…almeno così mi dicono tutti.

La circonda su tre lati il mare e sul quarto ci sono delle belle montagne. La mia casa è piena di ricordi di famiglia, ma io non ne capisco di arte o di storia e se per caso qualcosa cade e si rompe non so se ho perso qualcosa di valore, a volte non so nemmeno a chi sia appartenuto quell’oggetto e se mai significasse qualcosa o avesse una storia alle spalle. Dirò la verità: me ne occupo molto poco, perché a stare a spolverare e ad aver cura di tutta quella roba andrei sul lastrico. Spesso vengono a trovarmi, vogliono  vedere gli oggetti dei miei antenati o le “bellezze” che circondano la casa. Sono addirittura disposti a pagarmi anche caro per sapere di più di queste cose che posseggo, ma spesso quelli che vengono in ca

sa mia ne sa più di me. Ho visto addirittura qualcuno piangere davanti a un muro che si era frantumato. Mi hanno detto che fosse molto antico e appartenuto alla mia famiglia da moltissimo tempo. Mi domando perché disperarsi tanto, le cose sono mie e ne faccio quello che voglio! Se voglio arricchirmi ospitando persone tanto sciocche da spendere tanti soldi per vedere le cose che posseggo o se voglio mandarle in frantumi saranno cavoli miei, no?

L’altro giorno però un bambino, un fratellino piccolo e molesto, mi ha detto che in fondo le cose che lascio andare in rovina sono della famiglia e quindi anche sue! Cosa gli lascerò quando sarà grande? “E se io, invece di vivere di espedienti, mi mettessi a studiare la storia della famiglia e un giorno farmi pagare da chi viene a vedere i cimeli di famiglia?” Mi ha lasciato senza parole, quel piccolo moccioso e saputello. Mi ha chiesto anche di mantenerlo per il tempo degli studi, dice che un giorno riporterà la nostra casa e la nostra famiglia agli antichi splendori. Io non so di che parla, ma il piccoletto sembra saperla lunga! Al momento gli ho detto di no, non ho abbastanza soldi per farlo studiare! E poi, a che servirebbe? Ma un dubbio mi è venuto: e se avesse ragione? Se veramente si potesse “mangiare con la cultura” (come la chiama lui)?

Che stupida, ho dimenticato di presentarmi! Mi chiamo Nazione e la mia casa la chiamiamo Italia.

 

Allora, vi stavo raccontando di me: sono quasi in bancarotta, se smettessi di curarmi o se obbligassi tutti quelli ch

e vivono con me ad andare in pensione tardi, forse riuscirei….

crisi-italia1

 

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