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17 Feb 2012

Riflessioni su Tangentopoli.

di Giuseppe Giudice.
Oggi è Venerdì 17 ed è anche il ventennale dell’arresto del “Mariuolo” Mario Chiesa, Un 17 che portò molta sfortuna a Craxi (e che poi coinvolse tutto il Psi). Ricordo che quel 17 Febbraio del 92 (stavo per compiere 36 anni) ero con altri compagni nella Federazione del PSI di POtenza , in via Mazzini 17 (!!!!) ed apprendemmo la notizia che il mariuolo era stato colto con le mani nella marmellata. ERavamo in periodo preelettorale e comunque da Roma già giungevano notizie non buone (forte crescita della Lega ecc).
Craxi chiamò mariuolo Chiesa, ma quel mariuolo ce lo aveva messo lui, come tanti altri personaggi che se non erano proprio mariuoli erano arroganti, scostumati e senza meriti. Un magistrato faziosamente comunista come Gerardo D’Ambrosio però disse che il movente di Craxi nel finanziamento illegale non era l’arricchimento personale ma quello di rafforzare il suo potere politico. E credo che D’Ambrosio (non certo sospettabile di simpatie verso Craxi. ) avesse perfettamente ragione. Craxi alla camera nel 1992, fece uno dei suoi discorsi più profondi e più ricchi di spessore. NOn era una chiamata di correità (se così era perchè nessuno in parlamento gli ha risposto?) ma l’analisi di un sistema che funzionava così da anni e che poi gradualmente era andato sempre più degenerando. Però per dare forza e consistenza a quel discorso avrebbe dovuto immediatamente dimettersi da segretario del partito ed indire un nuovo congresso. Non lo fece e fu la sua rovina e quella del PSI. Allora non mi resi bene conto di ciò che stava accadendo. Fu nel 93 che emerse con chiarezza che dietro Mani Pulite c’era un disegno organico di liquidazione del sistema dei partiti e dell’impresa pubblica. Non che i magistrati di Milano fossero sul libro paga di Soros! Questo no! Ma c’era un interesse convergente di pezzi della magistratura, dei poteri forti interni ed internazionali, di determinate lobby e logge massoniche, di liquidare di fatto la democrazia rappresentativa in Italia. Vi ricordate la foto di Di Pietro con Contrada? Immaginate (come ha argutamente detto Elio Veltri), se quella foto fosse stata pubblicata nel 93 o 94? E comunque rende bene il senso degli ambienti che il “trebbiatore di Montenero” frequentasse.
Ma torniamo alle tangenti ed ai finanziamenti illeciti. Craxi di quel sistema è stato protagonista, ed uno degli attori principali. Ma non certo l’unico! Un sistema così vasto e pervasivo godeva di complicità vaste e radicate. Nessuno poteva credere sul serio a quel disastro di Occhetto… Il PCI era dentro a quel sistema di lottizzazione delle tangenti. Il PCI negli anni 80 era nel consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato e dell’ENEL. Aveva la gestione di una rete RAI! ED è giusto, dico io che fosse così. La consociazione non poteva escludere un partito che aveva (1987) il 26,7% dei voti. Ora nel PCI non vi furono (se non sporadici) casi di arricchimento personale perchè il partito aveva un efficiente e collaudato sistema di gestione centralizzata delle risorse. NOn così la DC ed il PSI dove le correnti (a cui poi si sovrapposero le cordate elettorali) impedivano che tutte le risorse potessero essere controllate. Beh in un sistema dove non esistono assegni o fatture e bolle di accompagnamento, è facile che qualcuno una parte dei soldi delle tangenti se la trattiene per sè ed un’altra la dà al partito o alla corrente. E comunque come ha messo in evidenza il caro compagno Alessandro Silvestri in una bella nota , il finanziamento occulto è parte integrante della storia repubblicana. Molti anime candide (ed ipocrite) della politica storcono il naso di fronte alla frase truculenta di Rino Formica”la politica è sangue e merda” . NOn credo che la politica sia solo questo, ma proprio Marx ci ha insegnato ad essere realisti senza diventare cinici. Che la politica fosse sangue e merda era proprio Togliatti il primo a saperlo avendo lungamente frequentato uno che di sangue ne ha versato parecchio: un certo JOsif Vissarionovic Stalin.
INsomma non ci sono anime candide. Noi dobbiamo impegnarci affinchè la politica sia sempre più pervasa da trasparenza e moralità ma dobbiamo farlo senza false ipocrisie (su cui si è fondata la II Repubblica) e sapendo che il tema del finanziamento pubblico alla politica è vitale perchè i partiti siano autonomi dai poteri forti. Nel 1984 il compagno Valdo Spini (quando era vice-segretario del PSI propose una legge nuova sul finanziamento ai partiti (la vecchia non era rispettata). Ma nè il PSI, nè la DC, nè il PCI la presero in considerazione (questa la dice lunga sul carattere strumentale della “questione morale” agitata dal PCI!). L’ITalia , ma soprattutto la sinistra italiana ha bisogno di una grande operazione verità. Altrimenti come diceva Marx ci sarà sempre il morto che afferra il vivo. La II REpubblica si è fondata su una serie di menzogne. Che la corruzione fosse tutta opera di Craxi e del PSI (questo serviva a Prodi ed ai DC dela Margherita) di rilegittimarsi e fu avallata dal PDS. Rimettere in discussione tale schematismo non significa giustificare i lati più oscuri e negativi del craxismo: assolutamente! IL compagno Ermano (un amico del nostroFelice Carlo Besostri) direttore dell’Avvenire del Lavoratori di Zurigo (è uno che è stato molto critico con Craxi) ha scritto: “alla fine degli anni 90 in un sondaggio su chi fosse il personaggio peggiore – non solo italiano – del 900 al primo posto figurava CRaxi ed al terzo Hitler”. Ora non è più così, ma quel risultato sconcertante fu il frutto di operazioni mediatiche a 360°. Una sinistra che voglia essere parte integrante del socialismo europeo deve necessariamente far opera di verità (anche se la verità fa male). Quanti militanti socialisti onesti e per bene sono stati costretti a ritirarsi dalla militanza politica per colpa di questi pregiudizi del cazzo? Negli anni 90 si stimava intorno al 35% la quota di elettori socialisti andati verso l’astensione. 1.800.000 voti persi per la sinistra…e poi qualcuno si lamenta del progressivo indebolimento di una sinistra che viene più votatta dal “ceto medio riflessivo” e sempre meno da operai e ceti popolari. NElla storia c’è sempre una Nemesi, però. La “diversità” era ed è rimasta un mito. Quando io vedo le carcasse dalemiane del sud assomigliare ai “gendarmi del sottosviluppo” democristiani…o addirittura gente di Rifondazione che si comporta come il più spavaldo dei craxiani……
SEnza mettere in mezzo la Corte dei Conti, sappiamo tutti che la corruzione è decuplicata rispetto al 92. Sappiamo (ce lo ha detto Elio Veltri) che l’IDV è retta da una società familiare (a cui vanno i cospicui rimborsi elettorali) formata da marito.moglie ed avvocato di famiglia. E c’è gente che ancora pensa che Di Pietro è il cavaliere della giustizia . L’italia è piena di quacquaraquà.

Scritto da

Redazione LPP

- Redazione de La Prima Pietra