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Giorgio Gaber: Il conformista

Nell’epoca del post-ideologismo grillino “Il conformista” sembra raccontare un’altra epoca, un’altra Italia.
Hanno ancora senso parole come fascista, socialista, ambientalista, femminista? Sicuramente si, ma forse è arrivato il momento di ripensarle, senza commettere errori di revisionismo, ma calandole nella realtà e nel mondo attuale.

Per il momento riascoltiamo insieme questo capolavoro di sociologia firmato da Giorgio Gaber: Il conformista.

Io sono un uomo nuovo
talmente nuovo che è da tempo
che non sono neanche più fascista
sono sensibile e altruista orientalista
ed in passato sono stato un po’ sessantottista.

Da un po’ di tempo ambientalista
qualche anno fa nell’euforia mi son sentito
come un po’ tutti socialista.

Io sono un uomo nuovo
per carità lo dico in senso letterale
sono progressista
al tempo stesso liberista antirazzista
e sono molto buono sono animalista.

Non sono più assistenzialista
ultimamente sono un po’ controcorrente
son federalista.

Il conformista
è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta
il conformista
ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
è un concentrato di opinioni
che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani.

E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
forse da buon opportunista
si adegua senza farci caso
e vive nel suo paradiso.

Il conformista
è un uomo a tutto tondo che si muove
senza consistenza il conformista
s’allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
è un animale assai comune
che vive di parole da conversazione.

Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
e farsi largo galleggiando il conformista
il conformista.

Io sono un uomo nuovo
e con le donne c’ho un rapporto straordinario
sono femminista
son disponibile e ottimista europeista.

Non alzo mai la voce sono pacifista
ero marxista-leninista
e dopo un po’ non so perché mi son trovato
cattocomunista.

Il conformista
non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone il conformista
areostato evoluto che è gonfiato dall’informazione
è il risultato di una specie
che vola sempre a bassa quota in superficie.

Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato
vive e questo già gli basta
e devo dire che oramai
somiglia molto a tutti noi il conformista
il conformista.

Io sono un uomo nuovo
talmente nuovo che si vede a prima vista
sono il nuovo conformista.

Scritto da

Riccardo Colicchio

- In equilibrio tra diritti e note musicali, mi appassiona la costante ricerca di un punto di incontro tra anime diverse. Un esercizio che appartiene prima di tutto al mondo interiore, ma che allena alla costruzione di una società armonica e democratica, patria di tutte le diverse anime che la abitano. Ed intanto imparo a dialogare con gli innumerevoli volti della verità!