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30 Mar 2013

Matteo Renzi e Pietro Ichino: un amore che supera le barriere

Matteo Renzi ci e’ ricascato. Evidentemente la cotta per Pietro Ichino non era una cosa passeggera e, nonostante l’amato sia scappato con Monti, Matteo continua a riempirsi la bocca di “idee innovative” per la Sinistra.

Ecco quindi un attacco al Sistema Universitario: in Italia le Universita’ sono troppe, bisognerebbe chiuderne la meta’, perche’ non servono agli studenti ma ai “baroni”!

Il tutto nel perfetto stile comunicativo di Renzi: chiaro e secco, insomma quello che manca a Bersani. Ma, al di la’ dello stile, bisogna capire a fondo quello che questa affermazione implica.

Prima domanda: “Matteo, perche’ proprio la metà?”. Perche’ non il 40 o il 75%?

Questo concetto della metà e’ tanto caro a una scuola di pensiero, guarda caso ben radicata anche in certi ambienti universitari, che vorrebbe il mondo diviso da una mediana: da un lato i buoni, i “produttivi”, dall’altro i fannulloni da scacciare.

L’assunto e’ l’inutilita’ della meta’ “peggiore” – non si sa peggiore in base a cosa. Assunto che e’ poi facile trasformare in risultato.

Ma davvero gli studenti avrebbero da guadagnare in un sistema con meno Atenei?

Ovviamente qui “meno Universita’” significa meno spesa, da cui si deduce facilmente una riduzione dell’offerta formativa. In due parole meno corsi. Se a questo associamo i requisiti di qualita’ AVA (1), che impongono un limite massimo di studenti in aula, si comprende come il risultato non possa che essere un numero chiuso generalizzato.

Aggiungiamo poi altre “innovative” idee “ichiniane” (2), come l’innalzamento a 8000 euro o piu’ delle tasse universitarie, e la sostituzione delle borse di studio con prestiti d’onore, per ottenere un Sistema Universitario elitario, accessibile solo da giovani provenienti dalle classi agiate, e da una minuscola minoranza di “eccellenti”. In due parole un sistema funzionale al mantenimento e consolidamento dello status quo, dei rapporti di forza tra le classi. Insomma: basta con l’operaio che vuole il figlio avvocato! Se nasci in una classe ci resti, a meno di non essere “eccellente”, in tal caso avrai qualche possibilita’ di essere cooptato … ma poi dovrai sgobbare per pagare il tuo debito!

Il tutto facilitato da una propaganda, che ogni giorno ci spiega come “il pezzo di carta” non dia piu’ opportunita’, omettendo pero’ di segnalare che possibilita’ di impiego e retribuzioni sono assai minori senza. (3)

Matteo … cosa c’entra tutto ciò con la Sinistra?

 

(1) il sistema di Accreditamento e Valutazione di qualita’ dei corsi di studio, recentemente introdotto.
(2) queste proposte sono state fatte sia da Pietro Ichino sia da suo fratello Andrea, anch’egli docente di Economia.
(3) In base all’ultimo rapporto Almalaurea, il tasso di occupazione dei laureati è di oltre 11 punti percentuali maggiore rispetto ai diplomati (77 contro 65,9%).Inoltre i laureati guadagnano il 55% in più rispetto agli stessi diplomati.

Scritto da

Angelo Leopardi

- Ricercatore di Idraulica all'Universita' di Cassino. Si occupa anche dei problemi dell'universita' e della ricerca in Italia.

  • Angelo Leopardi

    Non posso concordare. Nella foga di innovare gli errori sono possibili, e qui ho voluto evidenziarne uno che ritengo assai grave. Ma questa storia che Renzi sarebbe di “destra” non regge. Fa solo il gioco di chi cerca di venderti “l’usato sicuro”, che poi si è visto tanto sicuro non è.

  • http://Vincenzoesposito.org Vincenzo Esposito

    Scusate ma la domanda è mal posta, cosa c’entra Matteo con la sinistra, così è più chiaro