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Difendere chi sciopera è difendere anche se stessi.

Quante volte siete incappati in uno sciopero degli autobus o delle metro ed avete pensato “questi avranno pure ragione però io come faccio con sto traffico, proprio oggi…” seguito magari da una bella serie di colorate espressioni?

Pensate a quando siete imbottigliati nel traffico, quando tutti hanno dovuto prendere la macchina e magari ci si mette anche la pioggia a rendere gli spostamenti proibitivi.

Poco conta che è solo una giornata, è sempre sicuramente quella sbagliata. Perché il disagio mal si sopporta, anche se è solo per un giorno, perché con quello che costa la benzina l’uso dell’auto, anche se per un giorno, vi fa stramaledire chi vi costringe a prenderla.

Quante volte invece vi siete trovati a pensare che gli scioperi non servono a nulla, che le manifestazioni le fanno solo quelli che vogliono perdere un po’ di tempo oppure perché troppo ideologicamente schierati?

E’ molto probabile che vi ritroviate in quanto appena detto durante una mattinata di scioperi dei trasporti, fate però un piccolo sforzo di immaginazione, neanche tanto lontano della realtà, per rendervi conto di quante maledizioni, file e soldi al benzinaio dovrete subire se non conoscete davvero ciò per cui alcuni signori scioperano.

Prendiamo l’esempio attualissimo del fallimento di una società pubblica di trasporto, l’Eav bus, e ciò che ne consegue: 1300 persone senza stipendio, trasporto in crisi per migliaia di persone. Ancora, la circumvesuviana: non è ancora fallita, ma sono oramai due anni che per chi viaggia i disagi sono continui, tra ritardi, cancellazioni, guasti prodotti dalla “cara estinta” manutenzione.  Persino la metro collinare, fiore all’occhiello del trasporto metropolitano di Napoli, va sempre più soggetta a interruzioni delle corse sempre per gli stessi motivi.

Dicevo dello sforzo d’immaginazione: pensate che i disagi della mattinata di sciopero siano invece continui, che dobbiate stare sempre in un traffico dovuto al volume triplicato di auto in circolazione, immaginate quanta benzina dovreste pagare. E’ vero che il trasposto pubblico non può interrompersi, lo prevede la legge, eppure senza le persone che ci lavorano, senza chi fa la manutenzione, senza chi vi assicura la sicurezza del viaggio, potrete accontentarvi di qualche metro o qualche autobus in stile “turista-fai-da-te” ? Quando sono in sciopero le persone che tutti i giorni con il loro lavoro vi fanno risparmiare traffico, benzina e forse qualche visita in meno dallo psichiatra per combattere lo stress, aiutatele, date loro forza e solidarietà. Pensare come singoli vi renderà sempre perdenti, essere protagonisti invece della difesa di un interesse generale, vi renderà più forti, più coscienti, più liberi e capaci di rendere il quotidiano più degno della civiltà. Insomma quando vedete uno sciopero, immaginate cosa accadrebbe se ogni pressione civile fosse vana, se non ci fosse chi vi fa viaggiare in modo comodo e sicuro risparmiando soldi e stess, capirete forse che c’è bisogno soprattutto di voi.

Scritto da

Michele Petriccione

- Segretario Regionale SLC Cgil della Campania, sindacato della comunicazione. Mi occupo di comuncazione politica e social marketing. Sono tra i fondatori de La Prima Pietra per costruire un socialismo libero e democratico, per "non viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza ".